Biden perdona migliaia di condannati per possesso di cannabis

Joe Biden, il Presidente degli Stati Uniti, perdona migliaia di persone condannate per semplice possesso di marijuana.

"Come ho già detto in passato - spiega il Presidente - nessuno dovrebbe essere in prigione solo per aver usato o posseduto marijuana. E' già legale in molti Stati e i precedenti penali per il possesso di marijuana hanno portato solo ad inutili ostacoli."

Tra il 1992 e il 2021, sono circa 6500 le persone condannate con accuse federali per semplice possesso di cannabis. Così Biden mantiene una promessa fatta durante la campagna elettorale e rende giustizia alle persone la cui vita è stata rovinata da un comportamento oramai legale nella maggior parte degli Stati americani.

Nel frattempo la rivoluzione verde ha inondato il Paese a stelle e strisce e la marcia verso la legalizzazione è diventata inarrestabile. La cannabis terapeutica è ora permessa in 37 dei 50 Stati americani, tra cui 19 che ne consentono anche l'uso ricreativo. Tanto che, dagli ultimi sondaggi, emerge che i cittadini preferiscono la marijuana al tabacco.

| Per approfondire: "USA, gli americani preferiscono la marijuana al tabacco"

Legalizzazione federale della cannabis

L'annuncio ufficiale è arrivato ieri direttamente dalla Casa Bianca, la quale ha fatto notare che, secondo l'attuale legge federale, la cannabis rientra nella Tabella I assieme a droghe mortali come l'eroina, sottolineando che: “Rivedrà rapidamente” l’attuale classificazione della pianta.

La seconda notizia, aspettata con ansia dagli attivisti e che sarà fondamentale per una legalizzazione globale della cannabis, è che Biden ha annunciato che darà ordine di iniziare il processo di revisione della classificazione della cannabis a livello federale. Una decisione che, oltre a cambiare gli esiti dello Stato, potrebbe capovolgere il destino di molti altri Paesi.

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