Vietare la cannabis light: l'ultimo emendamento del governo

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Vietare il commercio e la produzione la cannabis light. È questo l'obiettivo dell'emendamento al ddl sicurezza presentato dal governo Meloni.

In particolare, la proposta vuole equiparare le infiorescenze a basso contenuto di THC, cosiddette "light", a quelle di cannabis "normale", presente invece nella lista delle sostanze stupefacenti del Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti.

Una mossa definita dal segretario di +Europa Riccardo Magi come "una spinta repressiva e punitiva immotivata", che potrebbe avere delle conseguenze disastrose per tutti gli operatori del settore. 

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Stop alla cannabis light: migliaia di lavoratori a rischio

La proposta, ora in esame delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, vuole intervenire sulla legge n.242 del 2016 che promuove la filiera e la coltivazione della canapa.

vietata l'importazione, la cessione, la lavorazione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, l'invio, la spedizione e la consegna delle infiorescenze della canapa coltivata, anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, si legge nell'emendamento.

Ma anche "di prodotti contenenti tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli olii da esse derivati".

E a chi viola le disposizione, "si applicano le sanzioni previste" dal Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti.

Dal prossimo martedì partirà la discussione degli emendamenti. E il provvedimento, atteso in Aula per la prossima settimana, dovrebbe già essere votato il 9 giugno.

"È drammatico, con questo emendamento il governo vuole definitivamente tagliare le gambe a migliaia di operatori del settore della cannabis light, quella a basso contenuto di Thc", ha ribadito all'Ansa Riccardo Magi.

Ma non è la prima volta che il governo Meloni prova a mettere i bastoni tra le ruote al settore verde della canapa in Italia, anzi.

L'ultima volta risale a pochi mesi fa. Ma a frenarla ci pensò il TAR del Lazio, che senza pensarci sospese il decreto che vietava il commercio dell'olio di CBD.

Noi come sempre vi terremmo aggiornati. Sperando che l'ennesima follia repressiva di questo governo venga fermata al più presto.

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