CBD e THC: tutte le differenze da sapere

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Tra gli oltre 100 cannabinoidi individuati finora nella pianta di cannabis, CBD e THC occupano di certo un posto d'onore. Entrambi interagiscono con il nostro sistema endocannabinoide, risultando benefici per il nostro organismo, tuttavia, presentano chiare differenze che delineano sostanza completamente diverse. Scopriamole con ordine. 

THC e CBD: le differenze da sapere

THC e CBD: le differenze

Come anticipato, THC e CBD sono due cannabinoidi dalla struttura molecolare simile, che interagiscono entrambi con il nostro sistema endocannabinoide. Sistema responsabile dell'omeostasi, ossia il mantenimento dell'equilibrio interno di un organismo, e quindi indispensabile per il suo corretto funzionamento. 

Il sistema endocannabinoide è principalmente composto da tre elementi, gli endocannabinoidi (cannabinoidi endogeni simili ai fitocannabinoidi della cannabis), recettori CB1 e CB2 ed enzimi, il cui compito è di scomporre i cannabinoidi endogeni una volta che questi hanno svolto la loro funzione e riequilibrato il corpo.

La prima differenza tra THC e CBD nasce proprio da qui, poiché, il primo (THC) si lega ai recettori CB1 presenti nel sistema nervoso centrale, quindi che interessano maggiormente cervello e midollo spinale e il secondo (CBD), invece, si lega ai recettori CB2, presenti nei sistemi periferici del nostro organismo, in particolare quello immunitario.

Da questa premessa si ricava la seconda differenza, ossia che il THC, legandosi ai recettori CB1 presenti nel sistema nervoso centrale, quindi il cervello e il midollo spinale, genera quegli effetti psicoattivi per cui è tanto noto. D'altro canto il CBD non vanta effetti psicotropi e, interagendo con i recettori CB2, influenza il resto del corpo, dai muscoli alle ossa, fino al sistema immunitario. Inoltre, il CBD è in grado di interferire con l’azione del THC, riducendone l’effetto psicoattivo.

CBD e THC: le proprietà

Interagendo con il nostro sistema endocannabinoide, CBD e THC esercitano entrambi delle proprietà terapeutiche per il nostro organismo confermate da numerosi ricerche scientifiche. Infatti, sia il cannabidiolo (CBD) che il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) sono impiegate in ambito medico per il trattamento di diverse patologie.

In particolare il CBD è noto per le sue doti: 

  • analgesiche e antinfiammatorie;
  • ansiolitiche;
  • neuro-protettive; 
  • antiemetiche;
  • anticonvulsivante;
  • energizzante e antiossidante;
  • rilassante naturale, in grado di migliorare la qualità del sonno.

D'altro canto Il THC è utilizzato per:

  • alleviare il dolore
  • trattare il glaucoma
  • ridurre gli spasmi muscolari da sclerosi multipla
  • disturbi del sonno
  • trattale ansia e depressione
  • stimolare l'appetito 
  • lenire la nausea e il vomito da chemio e radioterapia
  • trattare l'alzheimer
  • la sindrome di Tourette

Due composti della stessa pianta, ognuno con le sue caratteristiche, che però beneficiano entrambi alla nostra salute. Tuttavia ricordiamo che il consumo di THC è consentito solo sotto prescrizione medica, invece i prodotti ricchi di CBD sono legali in Italia con la legge del 2 dicembre 2016 n. 242 che promuove la coltivazione della canapa.

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