Ampiamente utilizzata in campo terapeutico, la cannabis vanta - tra le altre - proprietà analgesiche e ansiolitiche. Capacità che la vedono al centro di numerosi studi.
Tra le più recenti, spicca una ricerca condotta dai ricercatori dell’Imperial College Medical Cannabis Research Group presso il Dipartimento di Chirurgia e Cancro di Londra, e pubblicata sulla rivista scientifica Expert Review of Neurotherapeutics.
Il lavoro, che ha confrontato gli effetti della cannabis su due gruppi: 711 pazienti con dolore cronico e ansia e 543 pazienti con dolore senza ansia, ha dichiarato che la cannabis, oltre a dimostrarsi efficace sia nell'alleviare il dolore che a lenire l'ansia nei pazienti, ne ha contemporaneamente migliorato la qualità di vita.
Cannabis per dolore cronico e ansia: lo studio
Vi sono prove crescenti dei benefici della cannabis in ambito terapeutico e gli stessi ricercatori, consci "dell'interazione tra dolore cronico e ansia e dell'efficacia dei farmaci a base di cannabis sia per l'ansia che per il dolore", hanno voluto confrontare i risultati dei pazienti con dolore con e senza ansia dopo il trattamento con i farmaci a base di cannabis.
La seconda fase invece includeva il comparare, partendo dai dati relativi alla salute, l’incidenza di eventi avversi e le variazioni di consumo di farmaci oppioidi, la qualità di vita dei pazienti soggetti a terapia con cannabinoidi.
Riguardo gli eventi avversi i ricercatori riportano che 91 (16,8%) partecipanti alla coorte senza ansia e 138 (19,4%) partecipanti alla coorte con ansia hanno sperimentato almeno un evento avverso. I più comuni nel primo gruppo (coorte senza ansia) sono stati affaticamento e sonnolenza rispetto a affaticamento e secchezza delle fauci nel secondo gruppo (coorte dell’ansia).
Nonostante ciò, gli studiosi affermano che: "Questo studio di coorte su pazienti con dolore cronico con e senza ansia ha dimostrato miglioramenti in tutti gli esiti riferiti dai pazienti specifici del dolore in entrambe le coorti e in quelli sul miglioramento della qualità della vita nella coorte con ansia e senza ansia a 1, 3 e 6 mesi. La coorte con ansia ha ottenuto miglioramenti maggiori in termini di ansia, sonno e miglioramento della qualità della vita a 1, 3 e 6 mesi rispetto alla coorte senza ansia”.
Infine, oltre a sottolineare che si tratta di risultati che necessitano di ulteriori studi e sperimentazioni, i ricercatori ritengono l’associazione tra l’inizio delle cure con cannabis e il miglioramento del dolore e della qualità della vita, la riduzione del consumo di oppioidi e un profilo di eventi avversi ammissibile in entrambe le coorti.
CBD: un rimedio naturale per l'ansia
Il CBD, o cannabidiolo, è un cannabinoide della cannabis che non ha effetti psicoattivi e non genera dipendenza, che si è rivelato un valido alleato per attutire l'ansia.
Nel 2015, ad esempio, una revisione pubblicata sulla rivista Neuroterapeuthics degli studi condotti finora spiega che: "Il cannabidiolo è un farmaco che negli ultimi anni ha suscitato un crescente interesse come trattamento per una serie di disturbi neuropsichiatrici. Lo scopo della presente revisione è determinare il potenziale del CBD per trattare i disturbi legati all'ansia".
Gli studiosi hanno confermato l'efficacia dell'olio CBD nel ridurre i comportamenti ansiosi in molteplici disturbi, quali: disturbo da stress post-traumatico, d'ansia generalizza, disturbo ossessivo-compulsivo e altri ancora, sottolineando la mancanza di effetti ansiogeni.
E ancora, uno studio condotto nel 2019, pubblicato sul The Permanente Journal, ha sottolineato come il CBD può avere benefici per i disturbi legati all'ansia e disturbi del sonno.
I ricercatori spiegano che: "Questo studio mira a determinare se il CBD è utile per migliorare il sonno e/o l'ansia, concentrandosi anche sulla tollerabilità in quanto il vantaggio più notevole della cannabis come trattamento è la sicurezza"
I 103 pazienti psichiatrici adulti, trattati sia con CBD per ansia e sonno sia con altri farmaci psichiatrici previsti secondo la normale cura del paziente, hanno quasi tutti ricevuto 25 mg al giorno di CBD sotto forma di capsule. Se a predominare erano i disturbi d'ansia, il dosaggio veniva somministrato ogni mattina dopo colazione; se invece i disturbi del sonno erano più evidenti, il dosaggio veniva somministrato ogni sera dopo cena.
"I risultati della nostra relazione clinica supportano le prove scientifiche esistenti". I ricercatori confermano di non aver notato alcun problema di sicurezza che limiterebbe gli studi futuri, anzi: "Il CBD sembra essere meglio tollerato rispetto ai normali farmaci psichiatrici e si mostra promettente come strumento per ridurre l'ansia".