Cannabis | Il comune di Milano esige la legalizzazione

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Il comune di Milano chiede la legalizzazione della cannabis, "Il sindaco e la giunta si attivino con il Parlamento per l'approvazione di una legge al più presto - e ancora - ci sarebbero enormi benefici economici e sociali".

Milano legalizzazione cannabis

 

Il consiglio comunale della città di Milano ha approvato un ordine del giorno, proposto dal capogruppo del PD nonché primo firmatario Filippo Barberis, per la legalizzazione della cannabis. 

Lo scorso 17 Febbraio il capogruppo del PD aveva espresso "grande delusione" per la bocciatura del referendum sulla cannabis, chiedendo che: "Il Partito Democratico si assumesse la responsabilità di un’iniziativa politica e parlamentare che non lasci cadere nel vuoto due quesiti diversi ma molto sentiti"

Nel documento si chiede al sindaco Beppe Sala e alla giunta di: “attivarsi con il Parlamento per approvare un disegno di legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo di cannabis e i suoi derivati” - e di - “reinvestire gli introiti in politiche di formazione, prevenzione e riduzione del danno“, come avviene nei paesi dove questa sostanza è già legalizzata.

I 7 benefici della legalizzazione per il comune di Milano

Secondo l'ordine del giorno la legalizzazione della cannabis “porterebbe diversi benefici economici e sociali, come ad esempio:

  1. Un danno molto importante all’economia mafiosa
  2. Un incremento del PIL
  3. Un conseguente aumento dell'entrate per le finanze pubbliche
  4. Una riduzione di risorse economiche ed umane investite nella lotta contro questa sostanza 
  5. Un’importante riduzione della popolazione carceraria
  6. L’emersione di tutta una serie di comportamenti diffusissimi nella popolazione italiana dall’illegalità
  7. L’annullamento dell’effetto ribellione”.

Ricordiamo che la cannabis legale in USA, con i 430 mila posti di lavoro a tempo pieno creati fino ad oggi, è il settore che dà più lavoro in assoluto. E non solo, come si legge dai dati dei Paesi in cui la legalizzazione è già avvenuta, c'è una riduzione del consumo da parte dei minori.

Inoltre, legalizzando la produzione della cannabis, abbonderebbero le materie prime necessarie per la composizione di medicinali a base di cannabinoidi senza dover più ricorrere, come avviene oggi, all'esportazione dall'estero. 

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Tra le voci degli oppositori della Lega risalta quella della consigliera Deborah Giovanati che ha proposto di ritirare l'ordine del giorno e che i suoi colleghi effettuino il test del capello per verificare l'utilizzo di stupefacenti. 

Una proposta folle che di rimbalzo riceve la reazione altrettanto forte del consigliere del PD Daniele Nahum: "Se passerà questo emendamento illiberale mi accenderò una canna davanti a Palazzo Marino e ti regalerò una ciocca di capelli"

Infine, c'è stato tra l'opposizione chi ha votato a favore dell'ordine del giorno. Il capogruppo di Forza Italia Alessandro Chirico, dopo aver sottolineato di essersi espresso "a titolo personale senza la condivisione né del gruppo consiliare né del partito", ha aggiunto in una nota:

"È ora di smetterla di alimentare il mercato nero e le mafie che si arricchiscono vendendo roba tagliata con polvere di vetro o agenti chimici che danneggiano tanti ragazzi sprovveduti. È ora di smetterla con il bigottismo di Stato che vende sigarette che sono un veleno conclamato e super alcolici che causano danni irreparabili alla salute di giovani e non".

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