Come decarbossilare la cannabis per edibili stupefacenti

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Ti svelo un segreto: la tua cannabis non ha alcun effetto. O meglio, senza la decarbossilazione la tua cannabis non avrebbe alcun effetto. Ti spiego meglio. 

Le nostre amate infiorescenze non contengono cannabinoidi, bensì sono ricche di precursori chimici chiamati acidi cannabinoidi. La decarbossilazione della cannabis serve esattamente a questo: convertire gli acidi cannabinoidi (non psicoattivi) nei corrispondenti cannabinoidi (psicoattivi e terapeutici). 

Impariamo velocemente cos'è la decarbossilazione, perché è importante e come eseguirla correttamente per massimizzare i benefici della cannabis. 

Decarbossilazione cannabis: cos'è, come fare, vantaggi

Decarbossilazione della cannabis: cos'è

La decarbossilazione permette ai consumatori di sperimentare gli effetti della cannabis. È la reazione chimica guidata dal calore che converte gli acidi cannabinoidi (THCA, CBDA) che si accumulano naturalmente nei tricomi, nei loro corrispondenti cannabinoidi: THC e CBD. 

Anche se a nostra insaputa, questo processo avviene esponendo queste molecole ad alte temperature. Quando avviciniamo la fiamma dell'accendino all'estremità della nostra canna o avviamo il vaporizzatore. 

| Per approfondire: "Perché vaporizzare la cannabis: 5 vantaggi che devi sapere"

Decarbossilazione: la temperatura (esatta) a cui avviene

Onde evitare di compromettere le proprietà delle nostre infiorescenze, non bisogna superare temperature troppo alte. Cosa che non avviene quando usiamo l'accendino, la cui fiamma tocca i 900°C e brucia i componenti della cannabis. 

Per ottenere THC e CBD basta infatti esporre THCA e CBDA ad appena 110°C per un tempo massimo che va dai 30 ai 45 minuti. Così facendo, godremo interamente sia dei principi attivi sia delle altre componenti chimiche della cannabis solitamente degradate, come i terpeni, responsabili dei suoi aromi e sapori. 

Come decarbossilare la cannabis (anche senza forno): 4 semplici modi

Indispensabile quando vogliamo donare creatività ai nostri piatti, come per la creazione di hamburger alla cannabis stupefacenti, esistono diversi modi per decarbossilare la cannabis e poterla impiegare in cucina. Tra questi:

1. Forno

Possiamo decarbossilare la cannabis semplicemente "cuocendola" nel forno. Ecco i pochi passaggi da seguire:

  • Preriscalda il forno a 115°C
  • Macina accuratamente la tua genetica di cannabis preferita
  • Fodera una teglia con della carta da forno
  • Versa e distribuisci uniformemente la tua cannabis macinata sul foglio
  • Inforna per circa 45 minuti, mescolando la cannabis a metà cottura

Attenzione. Controlla sempre la temperatura del forno. Anche se credi di velocizzare il lavoro, cucinare le tue cime a una temperatura più alta degraderà i cannabinoidi e i terpeni della cannabis, depotenziandone gli effetti. 

2. Microonde

Come Snoop Dogg passa le sua canne nel microonde prima di fumarle, anche tu puoi utilizzarlo per decarbossilare la tua cannabis in pochi minuti. Ecco come:

  • Trita la tua erba e versala in una ciotola o vassoio
  • Setta il microonde ad una temperatura alta e cuoci per circa 90 secondi
  • Tira fuori le cime e annusale. Quello che cerchiamo è un odoro pungente, ma non bruciato. Se non ce ne bisogno, mescoliamo e rimettiamo tutto nel microonde per altri 60-90 secondi.

Cuocere la cannabis nel microonde è più rischioso che farlo con un forno. Se non vogliamo rischiare di bruciare la nostra erba, ma non abbiamo tanto tempo a disposizione, impostiamo il microonde su una temperatura bassa e cuociamola lentamente. 

3. Sottovuoto

Decarbossilare la cannabis con il sous-vide (un metodo di cottura sottovuoto) ci garantisce di non bruciare in alcun modo la ganja e di attivarne con certezza tutti i principi.

  • Macina le cime, mettile in un sacchetto per la cottura sottovuoto e sigillale accuratamente
  • Se disponiamo di un fornello di precisione sous-vide, imposta la temperatura a 95℃, inserisci il sacchetto e cuoci per circa 1 ora. Al contrario, se ti manca la pentola sous-vide, riempi d'acqua una pentola e portala ad ebollizione
  • Una volta che bolle, usa un termometro per mantenere la temperatura dell'acqua tra i 95 e i 100 ℃
  • Immergi il sacchetto nell'acqua e fai cuocere per circa 60 minuti

4. Naturale

Semplicemente aspettando la cannabis si decarbossila naturalmente nel tempo, convertendo autonomamente il THCA in THC. Tuttavia, questo processo è incredibilmente lungo e non sempre può valerne la pena, anche perché il THC, a contatto con calore ed ossigeno, potrebbe a sua volta degradarsi in CBN, un cannabinoide non psicoattivo.

A cosa serve la decarbossilazione: i principali vantaggi

Come abbiamo appena visto, la decarbossilazione è imprescindibile per sbloccare il potenziale dei nostri amati cannabinoidi. Tra i principali vantaggi di questa reazione, da definire quasi obbligatoria, ricordiamo:

  • La decarbossilazione attiva i prinicipi attivi della cannabis, permettendoci di godere ad esempio dell'effetto high del THC e delle proprietà terapeutiche del CBD
  • Prevenzione da muffe e agenti patogeni. Le alte temperature della decarbossilazione proteggeranno le nostre cime e, di conseguenza, la nostra salute. Come? Rimuovendo l'umidità dai fiori di cannabis e riducendo al minimo la possibilità che i patogeni microbici rovinino il raccolto

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