Consumare cannabis illegale in Europa non è sicuro. Ad evidenziarlo sono due studi differenti, condotti da due produttori di cannabis medica: Curaleaf e Sanity Group, che hanno trovato tracce di muffe, pesticidi ed escrementi.
L'unica modo per tutelare la salute pubblica resta regolamentare la cannabis, così da garantire ai consumatori un prodotto controllato e di qualità.
Fino ad allora, la scelta più saggia è quella di preferire cannabis light, hashish e olii ad alto CBD: già legali nel nostro Paese e sottoposti da rigidi controlli.
SCOPRI TUTTI I NOSTRI PRODOTTI RICCHI DI CBD
Muffa, feci e batteri: cosa c'è dentro la cannabis illegale in Europa
"Attraverso un'analisi dettagliata, abbiamo rilevato i contaminanti nocivi nei campioni di cannabis illegale. Questi risultati evidenziano l'importanza di comprendere i potenziali danni alla salute associati alla scelta di consumare cannabis proveniente dal mercato illecito", si legge nel rapporto di Curaleaf.
La cannabis del mercato nero infatti, spesso contiene muffe, cannabinoidi sintetici e metalli pericolosi come il piombo, che possono essere molto rischiosi per la salute.
"Invitiamo i consumatori a essere consapevoli dei rischi, i decisori politici ad adottare misure per affrontare questo problema di salute pubblica e i ricercatori a continuare a studiare le complessità della sicurezza e della regolamentazione della cannabis", concludono gli autori.
Allo stesso modo, Sanity Group ha riferito che: "Dopo otto mesi di lavoro - e oltre 300 campioni testati - i risultati sono stati scioccanti.
Solo circa il 20% circa è stato classificato come prodotto sicuro e pulito. Il restante 80% conteneva tracce di sostanze come feci umane e animali, Covid-19 e virus influenzali.
"Abbiamo anche trovato tracce di cocaina, ketamina, metanfetamina cristallizzata, MDMA e persino composti di lacca per capelli, nonché tracce di pesticidi tossici classificati come illegali in Europa".
Il proibizionismo ha fallito: si deve legalizzare per tutelare la salute pubblica
La situazione è a dir poco allarmante. Le istituzioni devono attivarsi al più presto per limitare tutto ciò. Ma come, visto che il proibizionismo ha evidentemente fallito?.
Seguendo l'esempio della Germania e regolamentare la cannabis, dando vita ad un mercato florido, sicuro e che rimpinguerebbe le casse dello stato.