Germania a un anno dalla legalizzazione: successo o disastro?

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Era il 1° aprile 2024, quando la Germania ha ufficialmente legalizzato la cannabis. E se da un lato si parlava di una "svolta storica", dall'altro non potevano mancare i commenti dei proibizionisti, che prevedevano un disastro all'orizzonte.

Un anno dopo? I dati raccontano una storia completamente diversa. Nessuna emergenza sanitaria, caos o esplosione dei consumi.

Solo numeri che dovrebbero far riflettere l'Italia, e il resto degli Stati membri europei, su quale modello intraprendere.

Germania legalizzazione cannabis

La legalizzazione in Germania un anno dopo: cosa è successo

Smettere di criminalizzare i semplici consumatori. Contrastare il mercato nero e tagliare le gambe alle attività criminali.

Erano questi gli obiettivi principali della riforma tedesca, che permette agli adulti dai 18 anni in sù di possedere e coltivare cannabis, sia a casa in forma privata che in forma associata nei cannabis social club.

La normativa però detta anche dei limiti ben precisi: di età, di possesso massimo di infiorescenze, sul consumo in luoghi pubblici e divieti in prossimità di scuole o aree frequentate da minori. Che hanno dato i loro frutti.

A più di un anno dalla legalizzazione infatti, partiamo dai dati che smentiscono il panico morale generale: il consumo tra i giovani è rimasto stabile. Anzi, è stato confermato un trend in calo già evidente dalla prima riforma.

Ma non finisce qui. Anche per gli adulti, non sono state registrate emergenze correlate all'uso di cannabis.

Cosa significa per l'Italia (che va nella direzione opposta)?

Mentre la Germania dimostra che la legalizzazione funziona, e vanta uno dei mercati della cannabis più grandi al mondo, la canapa in Italia è sul filo del rasoio, con un decreto del governo che vorrebbe spazzare via l'intero settore canapicolo.

Il paradosso? Spendiamo milioni di euro ogni anno tra carceri, tribunali e forze dell'ordine per combattere un fenomeno che potremmo regolare, tassare e rendere più sicuro.

Oggi la decisione è in mano alla Corte di Giustizia europea, che segnerà un punto di non ritorno per tutti gli stati membri.

Dopo anni di leggi, sentenze e processi, la Corte dell'UE chiarirà definitivamente se uno Stato membro, può applicare delle restrizioni autonome sulla canapa oppure no. E adattarsi alle linee comunitarie.

| Per approfondire: "Fuori legge, l'Europa ha in mano il futuro della canapa in Italia"

La lezione tedesca è chiara: legalizzare non aumenta i consumi. Il contrario. Dà controllo, assicura entrate fiscali, protegge i consumatori. E toglie potere alla criminalità. Non resta altro che muoversi in questa direzione.

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