Seppur legale per uso ricreativo in quasi 30 stati, e in più di 40 anche per scopi terapeutici, la cannabis negli USA è rimasta illegale a livello federale.
Un ostacolo per l'industria verde della cannabis americana, che dal 2014, anno in cui sono ufficialmente partite le vendite autorizzate in Colorado e nello Stato di Washington, ha generato oltre 15 miliardi di dollari di tasse, confermandosi come il più grande mercato di consumo esistente.
Il 2024 però, secondo le analisi di alcuni esperti, potrebbe essere rivoluzionario per la cannabis in America, e, di conseguenza, per tutto il mondo. Per via della legalizzazione federale che è sempre più vicina.
Cannabis negli USA: la legalizzazione federale per fare la storia
Perché la legalizzazione federale è così importante? Per eliminare gli ostacoli che frenano la crescita del settore della cannabis nel Paese a stelle e strisce. Intralci come restrizioni bancarie e leggi sul commercio.
Garantendo così (finalmente) anche alle aziende produttrici e a dispensari la possibilità di accedere a finanziamenti con banche sicure e a quotarsi in borsa. Possibilità che farebbe da trampolino da lancio al settore verde americano a livello globale.
E da quanto dichiarato da diversi esperti e analisti, nel 2024 il governo federale degli Stati Uniti potrebbe riclassificare la cannabis come una sostanza della Tabella III, segnando un passo significativo nella sua regolamentazione a livello federale.
La Drug Enforcement Administration (DEA) però, con una lettera inviata ai legislatori, ha sottolineato che, indipendentemente dalle raccomandazioni del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, si riserva l'autorità finale di prendere qualsiasi decisione in merito alla revisione in corso.